_ Il complesso architettonico dell' ex Convento di San Domenico, urbanisticamente posto a cerniera tra il Centro Storico e la zona di espansione della città, riassume un'immagine architettonica ed un ruolo di aggregazione sociale e culturale degni della sua importanza. La chiesa e l’annesso convento, ampliato nel 1700, vennero abitati dai Domenicani fino al 1810, finché le leggi napoleoniche lo soppressero definitivamente.Divenuto di proprietà comunale, nel tempo lo stabile ha subito gravi rimaneggiamenti e modifiche anche sostanziali causate dalle diverse destinazioni d’uso, ma conserva ancora un aspetto di luogo fortificato.L’ex convento assume la funzione di “contenitore socio-culturale” della Città, come negli intenti della committenzaOspita l’archivio storico, la biblioteca civica, una sala convegni, sale studio e multimediali, gli uffici dei Servizi Sociali, del "Piano di Zona", il "Centro di Accesso Pubblico ai Servizi Digitali Avanzati" e una galleria per esposizioni temporanee d’arte. Il nuovo progetto è stato impostato sul rispetto della distribuzione tipologica caratteristica delle strutture conventuali, con corte centrale e galleria di distribuzione alle “celle” perimetrali. Sono state quindi eliminate le tramezzature e le superfetazioni che bloccavano il percorso circolare e continuo della galleria intorno alla corte, è stata conservata l’unica volta originale sopravvissuta allo scempio degli anni come testimonianza storica del passato, sostituiti i pavimenti in granigliato di cemento con parquet tradizionale in legno, rifatti integralmente i serramenti e realizzati ex novo tutti i sistemi impiantistici.Particolare attenzione è stata dedicata al controllo della luce. Un articolato impianto illuminotecnico connota funzionalmente ed esteticamente i diversi ambienti. Sono stati creati dei percorsi di luce lungo tutto il perimetro della galleria, in un’unione totale fra luce e architettura.
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